Colonia felina sotto sfratto, l’Enpa al sindaco di Jesi: “Una realtà importante non solo per gli animali, ma anche per la comunità”

A giorni partirà la demolizione di tutte le aree riservate ai gatti nei pressi del canile di Jesi lasciando al freddo e senza ripari circa 80 gatti, presenti in quello spazio dal 2003. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha scritto al sindaco di Jesi, Massimo Bacci, e all’assessore all'Ambiente di Jesi, Cinzia Napolitano, esprimendo la sua preoccupazione e invitando tutte le parti in causa a trovare una soluzione per i mici.
 
“Si tratta – spiega l’Enpa nella lettera – di una colonia esistente da 15 anni che ha svolto anche il ruolo di oasi felina, un luogo dove i gatti recuperati possono vivere dignitosamente: una realtà importante non solo per gli animali, ma anche per la comunità jesina che si è subito mobilitata”.
Per l’Enpa occorre quindi sedersi ad un tavolo prima che inizino i lavori, e trovare assieme ai responsabili del comune di Jesi una soluzione.
 
“Siamo certi che obiettivo di tutte le parti in causa (comune, associazioni, volontari) – continua l’Enpa – sia quello di regolarizzare la presenza di quest’oasi felina e di evitare l’abbattimento delle casette di legno, oppure di trovare una valida alternativa. In questo senso, la nostra richiesta si unisce a quella dei volontari, e siamo certi che il sindaco e l’assessore saranno più che disponibili a vagliare le alternative che i volontari proporranno, per la tutela di questi mici, accertandosi al contempo che nessuna casetta venga abbattuta”.
 

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