Animali. Sabato 6 e domenica 7 luglio Giornata Nazionale Antiabbandono. Enpa in 140 piazze: denunciare maltrattamenti e uccisioni di animali. Nel solo 2018 Enpa parte civile in 30 processi.

É dedicata al contrasto e alla prevenzione dei reati contro gli animali l’edizione 2019 della Giornata nazionale antiabbandono che si tiene sabato 6 luglio e domenica 7 luglio in più di 140 piazze italiane. La organizza l’Enpa con il supporto di Arcaplanet e dell’agenzia “Rubis&Trubis”, ideatrice  pro bono  della campagna estiva 2019 “Abbandonarlo è un reato. Testimonia”.
«Dal maltrattamento alla detenzione incompatibile, fino all’uccisione, troppo spesso chi è testimone di reati contro gli animali si volta dall’altra parte. E invece – spiega Marco Bravi, presidente del Consiglio Nazionale Enpa e responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative – in questi casi è fondamentale che i testimoni denuncino il fatto, anche contattando il nostro ufficio legale. È lo strumento più efficace di cui disponiamo».
Nonostante le persone siano ancora restie a rivolgersi alle autorità di polizia, negli ultimi anni i procedimenti giudiziari per i reati contro gli animali sono comunque in crescita. Nel 2018, solo per citare quelli in cui è coinvolta l’associazione, Enpa tramite il proprio ufficio legale è stata ammessa parte civile in 30 processi (100 se si considerano quelli degli anni precedenti ancora pendenti), ha partecipato a ben 89 udienze e presentato più di 200 atti tra denunce, esposti e diffide anti-uccisioni. Tra i successi legali di Enpa, la condanna (in primo grado) a complessivi 3 anni e 8 mesi per tre trafficanti slovacchi; la condanna (primo grado) a 7mila euro di multa per un giovane di Montesilvano (Pescara) che aveva seviziato il cane della compagna; il patteggiamento di 22 mesi per un uomo di Budoni che aveva ucciso una gattina a colpi di carabina.
«Denunciare i reati di maltrattamento e uccisione di animali fa davvero la differenza. E non solo perché rappresenta uno straordinario deterrente per tanti criminali, ma – prosegue Bravi – soprattutto, perché può salvare una vita, sottraendo la vittima al proprio aguzzino. Tanto più che le forze di polizia sono sempre più attente e sensibili al problema, come dimostra il protocollo sottoscritto da Enpa e Arma dei Carabinieri».

Per conoscere tutte le piazze cliccare qui.

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