«Immaginiamo che il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, sia in possesso di elementi solidi e scientificamente incontrovertibili per dimostrare la presenza di lupi confidenti con l’uomo e di esemplari che addirittura amerebbero frequentare parchi gioco e giardini privati. Siamo certi che su tali esemplari il presidente Fugatti abbia condotto accurate indagini genetiche per dimostrare che si tratta effettivamente di lupi e non invece di cani. Lupi cecoslovacchi, ad esempio. Del resto, sembra che in Trentino e Alto Adige “abbagli” del genere siano piuttosto frequenti». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali commentando le parole pronunciate dal presidente della Provincia al termine della riunione del Comitato per l’ordine pubblico.
«Immaginiamo altresì che la Giunta Provinciale abbia dati solidi e incontrovertibili per dimostrare l’inefficacia di quei metodi ecologici di prevenzione, che altrove, anche nello stesso Trentino, hanno permesso di ridurre in misura significativa le predazioni. Evidentemente – prosegue Enpa – i lupi del Trentino hanno poteri da “supereroi” noti a Fugatti ma sconosciuti ai più».
L’Ente Nazionale Protezione Animali confida nella serietà e nell’autorevolezza del Ministro dell’Ambiente, unico soggetto titolato a chiedere e a decidere sulle deroghe, affinché riporti la discussione nell’alveo della dialettica scientifica. «Basta allarmi. Se davvero Fugatti vuole affrontare e risolvere situazioni problematiche – conclude Enpa – apra i tavoli di discussione anche alle associazioni. Evidentemente c’è molta paura sugli esiti ai quali potrebbe portare un confronto aperto, trasparente e davvero plurale».