Gatta in difficoltà a Brisighella (Ravenna), Enpa chiede aiuto ma non riceve collaborazione

«Quella gatta, anziana, era in evidente e grave difficoltà. Non si capisce perché gli addetti del Comune presenti sul posto si siano disinteressati di lei e non abbiano atteso il nostro intervento». A parlare è Anna Ricci, delegata Enpa di Brisighella (Ravenna) che stigmatizza così quanto accaduto alcune settimane fa. «La Asl – prosegue Ricci – ci aveva segnalato il caso di una gatta finita chissà come nella vasca della fontana del parco Ugonia a Brisighella. Purtroppo non ero in città, così ho dovuto chiedere l’intervento di una volontaria». Questione di pochi minuti, una decina al massimo. Ma per non lasciare l’animale da solo, la delegata di Brisighella prende contatto con un addetto del Comune chiedendogli di custodire il felino fino all’arrivo della soccorritrice.
 
Così non è stato poiché, giunta sul posto, la volontaria non ha trovato né la micia né il suo “distratto” custode. Alla fine, dopo ricerche laboriose e impegantive, la micia l’hanno trovata – bagnata e infreddolita – sotto il pianale di una macchina parcheggiata. Recuperato, l’animale è stato affidato alle cure di un ambulatorio veterinario, per essere poi ricoverato in un locale di Villa Rondinini adibito a struttura di degenza per randagi.
 
«Spiace davvero dover prendere atto della scarsa sensibilità dimostrata dagli addetti del Comune. I quali, di fronte alle mie proteste per non aver sorvegliato l’animale si sono scherniti sostenendo di aver adagiato la gatta vicino ad un siepe da cui “non si sarebbe mai allontanata, viste le sue condizioni”. Umanità ed empatia – conclude la delegata Enpa – avrebbero dovuto suggerire ben altro comportamento».
 
Oggi, evidentemente, sono merce rara.

Foto di repertorio
 

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