Il Consiglio di Stato: no al “controllo” cruento dei cinghiali. Per la Città Metropolitana di Torino è una nuova bocciatura

Il Tavolo Animali & Ambiente, formato dalle associazioni animaliste e ambientaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente L’Aquilone, Lida, Oipa, Pro Natura e Sos Gaia, esprime soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato, che di fatto impedisce il "controllo" cruento cinghiali.

Il Consiglio di Stato, infatti, a seguito dell’udienza del 13 dicembre ha respinto il ricorso che a Città Metropolitana di Torino aveva presentato contro la sospensione delle decisa dal TAR Piemonte lo scorso ottobre su ricorso Lac, Lav, Sos Gaia, Oipa.

Questa è una grande vittoria delle associazioni animaliste sulla politica di abbattimento degli animali

La legge nazionale prevede che le uccisioni possano essere effettuate solo come extrema ratio dopo avere dimostrato l’inefficacia degli interventi ecologici (non cruenti), che non possano essere affidate ai cacciatori e che debba sempre essere chiesto il parere dell’Ispra. La Città Metropolitana, addirittura sostenendo l’origine alloctona del cinghiale, riteneva di poter applicare la legge regionale 9/2000 ignorando il dettato della legge nazionale. Per questo, il Consiglio di Stato le ha dato torto.

E’ la terza volta che la Città Metropolitana vede bocciata dai Giudici Amministrativi su tale materia.

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