Randagismo. A Catania non più garantito il soccorso dei “trovatelli”. Enpa scrive al prefetto: ripristinare la legalità

Il servizio di soccorso e recupero dei cani randagi di Catania non è più attivo. A lanciare l'allarme, l'ennesimo, è la Sezione Enpa di Catania che ha reso noto come dal 3 agosto il servizio sia stato sospeso. «Al termine della naturale scadne contrattuale – spiega il responsabile dell'Enpa di Catania, Cataldo Paradiso, che ha scritto al sindaco, al prefetto, all'Asp e alla Procura di Catania –  il servizio è stato svolto per molti mesi in regime di proroga, più volte rinnovao. Ed è già capitato che esso venisse sospeso e poi riattivato». La Protezione Animali catanese ha per tempo lanciato l'allarme, ma, finora senza esito. A pagarne le conseguenze sono gli animali, che non ricevono l'assistenza di cui hanno bisogno, con esiti spesso drammatici. «Fermo restando gli obblighi di legge, che risultano disattesi – prosegue Paradiso – la situazione potrebbe configurare responsabilità civili e penali. Pertanto, Enpa chiede al Prefetto un intervento urgente per il ripristino del servizio e, con esso, della legalità».

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