Lupi. Il Veneto vuole sparare proiettili di gomma. Enpa: non cedere alla psicosi. Appello al ministro Costa: i lupi vanno protetti, non presi a fucilate, neanche di gomma

«Ai lupi non si spara neanche con i proiettili di gomma. Confidiamo nel Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, affinché siano respinti al mittente, cioè alla Regione Veneto nella persona dell’Assessore Pan, gli inaccettabili tentativi di forzare le maglie della protezione di cui beneficia il Lupo, specie, per l’appunto particolarmente protetta». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali che commenta così la richiesta dell’assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, di poter sparare proiettili di gomma contro un esemplare di lupo, ritenuto – non è chiaro da chi e in base a quali elementi – “aggressivo”. Proiettili che, oltre a non essere riconosciuti dal mondo scientifico come metodi dissuasivi, sono anche pericolosissimi per l’incolumità degli animali e delle persone.
 
«Noi, come i veneti e tutti gli italiani vorremmo proprio sapere in base a quali elementi scientifici è stato possibile classificare come lupo l’animale in questione. Anche perché, ultimamente, sono stati presi non pochi abbagli, con numerosi cani, persino mettici, scambiati per lupi. Vorremmo inoltre sapere – prosegue l’Ente Nazionale Protezione Animali – quale autorità scientifica abbia proceduto a tale classificazione e si sia poi espressa in merito alla presunta aggressività dell’animale».
 
Enpa, che nelle settimane scorse ha incontrato il Ministro Costa, ribadisce piena fiducia nel titolare del dicastero dell’Ambiente, ed è certa che tali misure – incivili e pericolose – saranno respinte malgrado le pulsioni estive di qualche sottosegretario in vena di boutade.  Gli unici strumenti di prevenzione e dei soluzione dei possibili problemi di convivenza con i selvatici sono i metodi ecologici.
 
«Attenzione – conclude Enpa – perché dietro questa proposta si nasconde il tentativo di usare i proiettili di gomma come una “cavallo di Troia” per arrivare a quelli di piombo».

Facebook
Twitter
LinkedIn