Canile abusivo nell’Alessandrino, intervengono le Guardie Zoofile di Enpa e Oipa

Trenta cani di razza “Coton de Tulear” detenuti da una donna in precarie condizioni igienico sanitarie. Li hanno scoperti, all’interno di un’abitazione privata, le guardie Zoofile di Enpa e Oipa, intervenute nei giorni scorsi per soccorrere gli animali insieme con il personale veterinario della Asl. Una situazione di illegalità, quella portata alla luce dalle due associazioni, relativa non soltanto alle condizioni dei trenti animali ma anche alla mancanza delle autorizzazioni prescritte per gli allevamenti. Infatti, la legge regionale 34/1993 prevede che il possesso di più di cinque cani, a qualsiasi titolo, costituisca allevamento e sia pertanto soggetto a tutte le autorizzazioni del caso. Insomma, per la normativa piemontese, quell’abitazione era un allevamento e la proprietaria degli animali doveva avere tutte le carte in regola per detenere legittimamente i cani. Così non era. Ed è stato proprio questo a fare scattare il blitz. L’operazione si è risolta con le buone perché la titolare ha dato il proprio consenso alla loro cessione.  Dei trenta animali, 19 sono stati affidati al canile Cascina Rosa di Alessandria, convenzionato con il Comune, mentre gli altri 11 sono stati affidati ad una struttura idonea. «Benché detenuti illegalmente – ha detto Piero Rapetti Caponucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Alessandria – gli animali erano tutti microchippati e quindi controllabili. Eppure ad accorgersi di questa come di altre situazioni anomale sono sempre le Guardie Zoofile Enpa, i cui interventi per queste problematiche non si contano più».

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