Processo Costa Concordia. Confermata condanna di Schettino a 5mila euro d’ammenda per deturpamento di bellezze naturali. Soddisfazione di Enpa, che nel processo era parte civile

 La Corte d'Appello di Firenze ha confermato la condanna a 5mila euro d'ammenda per deturpamento di bellezze naturali (articolo 734 del Codice Penale), inflitta in primo grado dal Tribunale di Grosseto a Francesco Schettino. La rende noto l'Ente Nazionale Protezione Animali che ha partecipato come parte civile al giudizio d'appello, nel quale è stato rappresentato dall'avvocato Claudia Ricci. L’Enpa esprime grande soddisfazione per la conferma della pena inflitta in primo grado. «Questa condanna – dichiara l'avvocato di Enpa Claudia Ricci – non può certo rendere giustizia dei gravissimi danni causati dal comandante Schettino con il naufragio della Costa Concordia, tuttavia è importante e significativo che il giudice abbia sanzionato l’illiceità della condotta dell’imputato dal punto di vista dei danni causati al paesaggio».
 
«Resta – conclude la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – una infinita amarezza per le tantissime vite umane spezzate e per i tantissimi animali che sono morti a causa del naufragio. Purtroppo, ci vorranno anni perché questa ferita possa rimarginarsi. Sempre che ciò sia possibile».

 
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