Animali. Decreto del Ministero dell’Ambiente autorizza a nuotare con i delfini in cattività. Enpa: Galletti umilia gli animali reclusi nei delfinari, la scienza, l’etica. Studiamo impugnazione

Un decreto, pubblicato "in zona Cesarini" sulla Gazzetta Ufficiale dal ministro dell'Ambiente d'intesa con il ministro della Salute e il ministro delle Politiche Agricole, dà il via libera al nuoto in vasca con i delfini. Infatti, secondo quanto previsto dal decreto, è "consentito l'ingresso in vasca ai soggetti che partecipano ad attività di educazione e di sensibilizzazione del pubblico in materia di conservazione della biodiversità con i delfini". Il decreto, in attuazione della direttiva 1999/22/CE relativa alla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici", è stato pubblicato il 3 gennaio 2018 ed è ormai entrato in vigore. Galletti conferma o una ignoranza colpevole o una attitudine a favorire categorie di esercenti in barba al buon senso e al parere della stragrande maggioranza dei cittadini. Non stupisce l'accodamento della Ministra Lorenzin mentre qualcosa di diverso ci si sarebbe potuto aspettare dal Ministro Martina, ma è evidente che in questa compagine governativa non esistono diversificazioni ma solo sottovalutazioni colpevoli che si ritorceranno contro di loro nelle urne.
 
«Accostare parole come educazione e sensibilizzazione a strutture di reclusione nelle quali gli animali vengono sfruttati a scopo di lucro, suscita indignazione. Ci chiediamo quale sia il vero obiettivo di questo regalo ai delfinari, dove animali forzarti a vivere in condizioni innaturali devono subire la presenza di persone che nuotano vicino a loro, magari in ridicoli spettacolini», commenta l'Enpa. 
 
Ma il blitz di fine legislatura del ministro Galletti pone anche evidenti problemi di sicurezza. I delfini, anche quelli cresciuti in cattività, possono manifestare comportamenti difensivi tipici di una specie comunque nata per vivere libera in mare. A questo bisogna poi aggiungere rischi di carattere igienico-sanitario, il pericolo di zoonosi (trasmissione di patologie dall'uomo all'animale e viceversa) e l'enorme stress causato ai tursiopi dagli addestramenti estenuanti, dagli spettacoli spesso con musica ad alto volume, dall'impossibilità di sottrarsi agli sguardi di spettatori urlanti. 
 
«Ci sembra evidente che quello di Galletti sia un regalo fatto ai due unici delfinari ancora esistenti nel nostro Paese, nel tentativo di aumentare il pubblico pagante ormai in netto declino. I cittadini – prosegue Enpa – hanno compreso che non esiste alcun valore educativo, culturale o scientifico nello sfruttamento di altri esseri viventi, alienati e costretti in un ambiente estraneo. E' chiaro ormai che non c'è e non ci può essere educazione e sensibilizzazione al rispetto della biodiversità nell' assistere ad eventi che non parlano di natura, di libertà e di rispetto degli animali, ma solo del loro sfruttamento e di una rappresentazione caricaturale. Per questo, chiediamo a tutti i cittadini di non recarsi in queste strutture. Naturalmente abbiamo già dato mandato al nostro ufficio legale di valutare tutte le possibilità di impugnazione del decreto».

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