Animali. Non ce l’ha fatta la cagnetta Siria colpita a bastonate e sepolta viva. Enpa si costituirà parte civile: una pena esemplare per i suoi aguzzini

«Sono affranta e addolorata per la morte della piccola Siria, ma anche profondamente indignata per un crimine così crudele e aberrante, contrario ai più elementari principi di pietà». E’ quanto dichiara la presidente Nazionale di Enpa, Carla Rocchi, in merito al decesso della cagnolina Siria, morta dopo essere stata presa a badilate e sepolta viva in un terreno di Zanica (Bergamo) dal suo stesso proprietario. Soccorsa da alcuni passanti e ricoverata in clinica, la cagnetta è deceduta dopo alcuni giorni di agonia.  «L’Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile nel giudizio contro gli aguzzini della cagnetta. E anche se nessuna punizione potrà rendere giustizia alla povera Siria – prosegue Rocchi – auspico che costoro, in caso di condanna, sia puniti con una pena esemplare. Purtroppo in questi mesi stiamo assistendo a una recrudescenza di comportamenti delittuosi ai danni gli animali: a tutti deve essere chiaro che si tratta di crimini gravissimi , inconciliabili con il livello di civiltà di cui pretendiamo di essere portatori. Crimini che sono spesso associati a situazioni di vera emergenza sociale».

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