Bracconaggio in Veneto. Il consigliere PD Zanoni: complimenti all’Enpa per il prezioso lavoro delle Guardie Zoofile

“Un uomo delle istituzioni di fronte a gravi violazioni di legge dovrebbe sapere sempre da che parte schierarsi. Invece il consigliere Sergio Berlato, nel caso del fenomeno del bracconaggio in Veneto, decide di attaccare i guardiacaccia”.

A dirlo il consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, dopo l’allarme lanciato dalle Guardie Zoofile dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) dal quale è emerso che, soprattutto nelle ultime settimane, sono stati denunciati decine di cacciatori per una lunga serie di atti di bracconaggio tra le province di Treviso, Vicenza, Padova e Venezia.
“Risulta – evidenzia il consigliere dem – che in un solo appostamento di caccia del padovano hanno pizzicato tre cacciatori che avevano ucciso piccoli uccelli canori protetti che pesano circa 15 grammi l’uno, stiamo parlando di ben 35 Pispole, piccolo migratore insettivoro e 15 Migliarini di palude, una specie di zigolo migratore sempre più raro nelle nostre campagne. Oltre a ciò si registra l’uccisione di altri uccelli protetti come i Fringuelli, l’utilizzo diffusissimo di registratori elettromagnetici con il verso di uccelli protetti e cacciabili considerato reato dalla legge statale, l’uso di uccelli mutilati e accecati come richiami vivi della specie Allodola e Tordo, l’utilizzo di richiami vivi di anatre come il Germano reale vietati dal Ministero della Salute come misura per contrastare l’aviaria. In tutte le province le Guardie Enpa, autorizzate dai Prefetti, sono state supportate dalla fattiva collaborazione dalle Guardie delle Province e dai Carabinieri Forestali per le pratiche relative ai sequestri dei fucili, dei richiami elettroacustici, degli uccelli protetti, delle perquisizioni domiciliari”.

I cacciatori/bracconieri denunciati per il reato di maltrattamento di animali nei confronti dei richiami vivi mutilati e accecati rischiano la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro, mentre quelli denunciati per la strage degli uccelli protetti rischiano l'arresto da due a otto mesi o l'ammenda da 750 a 2.000 euro.

Facebook
Twitter
LinkedIn