Moda. Gucci azienda fur free, Rocchi (Enpa): altro fondamentale tassello di una rivoluzione culturale. L’86% degli italiani contrario all’uso di pellicce

«A nome di Enpa e della stragrande maggioranza degli italiani, ben l’86% (Eurispes, 2016), contrari all’uso di pellicce, desidero esprimere al presidente di Gucci la nostra gratitudine per avere finalmente abbracciato la moda cruelty free», lo dichiara Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando le parole con cui Marco Bizzarri ha annunciato la svolta fur free dell’azienda da lui presieduta. A fine agosto Rocchi aveva scritto al presidente della maison, proprio per chiedere di mettere fine all'uso delle pellicce. In quell’occasione la presidente di Enpa aveva sollevato il problema degli allevamenti di volpi artiche in Finlandia, segnalando l’esigenza di un  cambiamento culturale e produttivo in linea con la crescente sensibilità animalista dell’opinione pubblica. In Italia e all’estero.  

«Il successo della moda fur free, confermato dal crescente numero di aziende che stanno abbandonando l’uso di pelli e pellicce, dimostra – prosegue Rocchi – come etica e business non siano necessariamente in contraddizione e come anzi la prima possa fare da volano per il secondo. La rivoluzione che in questi anni è in atto nel settore della moda dovrebbe presa ad esempio anche in altri campi, dall’alimentare, al commercio, passando per la politica. Con il rispetto degli animali non ci rimette nessuno, perché vincono tutti».

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