Centinaia di pesci morti che galleggiavano nell’acqua putrida e piena di melma della fontana di Villa Fortuna, ad Aci Castello (Catania). Questo lo spettacolo che un cittadino, lo stesso che a maggio aveva segnalato al Comune il grave degrado in cui vivevano gli animali e chiesto un intervento immediato per salvarli da morte certa. Ma le sue richieste, come dimostrano i fatti, sono cadute nel vuoto. Dal canto suo, il sindaco Filippo Drago, informato via facebook dell’accaduto, non ha potuto fare altro che disporre la rimozione degli animali e la pulizia della fontana.
«Ciò che è accaduto ad Aci Castello è intollerabile: chi aveva la responsabilità della loro cura e della loro assistenza non avrebbe mai dovuto abbandonare gli animali. Anche perché, lo ricordo, si trattava di pesci detenuti in cattività e quindi non in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze», denuncia il Presidente provinciale dell’Enpa di Catania, Cataldo Paradiso. «D’altro canto, il Sindaco di Aci Castello ha da sempre dato prova di scarsa attenzione alla tutela degli animali. In più occasioni – ha aggiunto Paradiso – è stato segnalato e denunciato dall’Enpa per reati contro il benessere animale e per omissione di atti d’ufficio».
Come se ciò non bastasse, ieri mattina, dopo la bonifica della fontana, il primo cittadino si è messo in posa davanti al cancello di Villa Fortuna insieme all’assessore Sebastiano Romeo – lo stesso che, alcuni anni fa, quando aveva la delega al randagismo, non ha provveduto a fare soccorrere tre cuccioli dal territorio causando la morte di uno di essi – per farsi fotografare ad uso e consumo di social. Un comportamento di dubbio gusto, per usare un eufemismo, considerando che centinaia di esseri viventi sono morti a causa della sua indifferenza. «Villa Fortuna – conclude Paradiso – è una struttura con un piccolo giardino frequentata da numerose persone e con un bar situato proprio accanto alla fontana. Ci chiediamo allora come sia stato possibile che questo scempio, durato mesi, si sia consumato nell’indifferenza di tutti. Noi comunque faremo la nostra parte denunciando il fatto all’Autorità Giudiziaria e costituendoci parte civile nel procedimento. Ma nessuno potrà mai restituire la vita ai pesci di Villa Fortuna».