Randagismo in Albania. Uccisioni di cani e gatti a Tirana, Carla Rocchi scrive al Sindaco

Pubblichiamo di seguito il testo della lettera che la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi ha scritto al  sindaco di Tirana Erion Veliaj per protestare contro le uccisioni di cani e gatti randagi e per chiedere i rispetto dei loro diritti. 

Gentile Sindaco, 

torno a scriverLe a distanza di due mesi poiché continuiamo a ricevere, anche attraverso i volontari dell'ARA – Animal Rescue Albania – numerosi e allarmanti appelli sulla precaria situazione dei cani e gatti vaganti sul territorio di competenza della municipalità di Tirana.

Sappiamo che il Comune si è impegnato da due anni in una campagna di sterilizzazioni che ha incontrato al suo avvio il favore di molte associazioni animaliste. Tuttavia tale iniziativa con il passare del tempo sembrerebbe, stante quanto ci viene segnalato, avere più ombre che luci. Sarebbero difatti molte le testimonianze dei volontari e di privati cittadini che denunciano la sparizione di animali, prevalentemente randagi ma non solo, da loro accuditi.

Ci viene inoltre segnalato il drammatico ritrovamento di fosse comuni dove giacciono i cadaveri di cani e gatti brutalmente uccisi.

Può visionare il video che testimonierebbe quanto denunciato al link: https://www.facebook.com/1444287899198243/videos/1691349861158711/.

Un video che lascia ben poco spazio alle parole e che inevitabilmente ferisce la sensibilità di chi lo guarda.

Come già Le ho scritto nelle precedenti lettere Enpa da anni collabora con l'associazione ARA i cui volontari senza sosta, si dedicano fattivamente a diffondere una cultura animalista salvando ogni giorno dalle sofferenze e dalla morte numerosissimi cani e gatti abbandonati al proprio destino.

In passato Enpa Onlus ha più volte sostenuto i volontari albanesi cercando nel proprio piccolo di contribuire all'adozione di alcuni randagi e alla loro cura, coadiuvandoli anche nelle relazioni con le istituzioni locali.

E, anche oggi, la nostra associazione non può lasciare inascoltato il loro ennesimo grido di aiuto. Dobbiamo cercare di salvare dalla sofferenza e della morte delle povere creature la cui unica "colpa" è quella di essere nate in una società in cui l'uomo sembra aver deciso che non può esserci uno spazio per loro dove vivere felici.

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