«Forse l’obiettivo dei consiglieri regionali era quello di indebolire il regime di tutela di cui godono i lupi, forse, più semplicemente, era quello di dare un segnale finalizzato alla raccolta del consenso. In ogni caso, la mozione presentata da Giovanna Negro (Veneto del Fare) e da Andrea Bassi, Stefano Casali e Maurizio Conte oltre ad essere inapplicabile, denota la scarsa conoscenza che i consiglieri regionali hanno della materia». Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali all'indomani dell'approvazione della mozione dal titolo "Diamo priorità ai cittadini abitanti la Lessinia o agli animali cacciatori?”, votata dall'assemblea regionale del Veneto con la sola opposizione di PD e M5S.
L'atto di indirizzo approvato dal Consiglio Regionale prevede infatti lo stop ai progetto Life, vale a dire la rinuncia a fondi europei che comprendono non solo gli stanziamenti per la tutela del più grande predatore del nostro Paese, ma – ironia della sorte – anche quelli destinati al i rimborsi a favore degli allevatori; persino di quelli che non fanno nulla per sorvegliare i loro animali lasciandoli in balìa dei predatori.
Tra l'altro, i firmatari e i sostenitori della della mozione sembrano essere completamente all'oscuro del fatto che i progetti Life non si rinnovano automaticamente e che essi sono destinati alla tutela della biodiversità, non certo delle persone o dell’agricoltura, né – tanto meno – degli allevamenti.
Nel ricordare come i lupi appartengano ad una specie particolarmente protetta e come non esista alcun ripopolamento, Enpa confida nel presidente Zaia e nei consiglieri più preparati affinché resistano a pressioni dannose,per il lupo, per gli allevatori e per la comunità, e confermino la naturale scadenza del progetto fissata al 2018. L'Ente Nazionale Protezione Animali chiede inoltre alla Regione Veneto di continuare a impegnarsi, come ha fatto insieme con tutte le altre regioni (tranne Toscana e Trentino), perché il piano lupo all'esame della Conferenza Stato-Regioni venga approvato senza possibilità alcuna di abbattere gli animali. Lo chiedono non soltanto l'Enpa ma la stragrande maggioranza dei cittadini, protagonisti nelle passate settimane di una mobilitazione senza precedenti.