Giardini di Carlo Felice (Roma) nel degrado: cittadini esasperati scrivono al Comune

Riceviamo e pubblichiamo l’appello al Comune di Roma lanciato dal comitato Amici del Parco Carlo Felice, che, ancora una volta lamenta le pessime condizioni in cui si trova lo spazio verde, invaso da rifiuti, siringhe usate, finanche deiezioni umane. Di tale situazione si occupò anche la Sezione Enpa di Roma che, anche in questione circostanza, esprime vicinanza ai cittadini.

Signori,
sono il rappresentante di un piccolo gruppo di liberi cittadini residenti attorno ai GIARDINI DI VIALE CARLO FELICE a Roma.
Da ormai un mese abbiamo deciso di prenderci a cuore i suddetti giardini, ripulendoli ogni Domenica dal degrado, siringhe, immondizia, feci umane, causato come sappiamo ormai tutti da un mercatino abusivo fatto da gente poco raccomandabile, da spacciatori e ricettatori che ormai sta invadendo l'intera
Roma.

Le autorità fanno il possibile , ma in assenza di unità sufficienti non possono purtroppo garantire una presenza costante e continua durante tutto l'arco della giornata. I giardini di Viale Carlo Felice sono confinati da un lato dal viale appunto e dall'altro dalle mura aureliane. Sulle  mura si è formata una zona latrina, causa dell'inciviltà dei suddetti mercanti, ma soprattutto causato dalla chiusura dei bagni pubblici sul viale, che per altro, sono occupati all'interno da alcune persone.

Vogliate controllare per favore. Inoltre, sempre a ridosso delle mura c'è un'altra zona dove i tossicodipendenti si drogano lasciando a terra centinaia di siringhe, che noi abbiamo raccolto.

Non è accettabile che dei mercanti abusivi entrino in un giardino pubblico (di tutti) per altro  recintato (quindi maggiormente controllabile) e quotidianamente sporcano abbandonando sul verde  oggetti di qualsiasi genere, defecando sui gradini delle scale che portano al livello più basso del parco e mettendo a repentaglio la salute dei cittadini, bambini, anziani e turisti (ricordo che il parco stesso è una via di collegamento tra  la Basilica di San Giovanni in Laterano e la Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme).

Anche gli animali d’affezione risentono di questo degrado; non c'è giorno che non sentiamo proprietari di  cani lamentarsi per il   vomito e diarrea dei loro animali, causati molto probabilmente dall'ingerimento di sostanze tossiche sparse sul verde, senza escludere le feci umane delle suddette persone.

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