Gatto isolato su un balcone, intervento e salvataggio dell’Enpa di Milano e dei Vigili del Fuoco.

Ieri mattina (mercoledì 15 febbraio, ndr ) alcuni condomini del palazzo di ringhiera di via Nino Bixio 19 a Milano hanno contattato gli operatori di Enpa avendo notato l’insolita presenza di un gatto su un balcone al secondo piano di un appartamento che sapevano essere disabitato.

Le persiane risultavano chiuse, senza concedere alcuna possibilità al felino di accedere all’interno della casa e senza consentirgli una via di fuga che gli potesse permettere di tornare da dove era arrivato.

Una volta sul posto, i Vigili del Fuoco e i soccorritori di Enpa Milano, per non rischiare che il gatto si potesse lanciare da quell’altezza, hanno deciso di comune accordo di non utilizzare l’autoscala accedendo dall’esterno ma di tentare l’ingresso e il recupero dell’animale entrando direttamente dall’appartamento disabitato.

Recuperate le chiavi dal portiere dello stabile, è stato possibile entrare nell’abitazione e dopo qualche tentativo, superata la diffidenza iniziale, il gatto è stato tentato dal cibo offerto e si è fatto trarre in salvo. L’animale, un bel gatto nero, è conosciuto da tutti i residenti perché vive sui tetti e viene visto spesso girare tra i ballatoi, segno che conosce i luoghi e sa dove andare a mangiare e ripararsi.

“Sono molti i gatti a Milano che hanno accesso a tetti e i sottotetti, soprattutto delle vecchie case di ringhiera del centro”, spiega Ermanno Gidici, presidente dell’Enpa di Milano . “Non è un tipo di custodia che riteniamo ideale, perché il pericolo di cadute è sempre in agguato, ma abbiamo pensato che non fosse corretto, per il benessere dell’animale, portarlo presso la nostra struttura piuttosto che lasciarlo libero nel suo territorio. Peraltro – prosegue Giudici – il numero di gatti recuperati e gestiti dalle associazioni e dalla struttura comunale è già molto elevato per consentirci di recuperare animali in ottime condizioni di salute, che possono condurre una vita libera e sono protetti dai residenti degli stabili in cui vivono.”

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