Processo ai due circensi del “Pantera rosa”. Contro l’assoluzione di uno dei due imputati, la Procura fa appello. Enpa parte civile

Lo scorso maggio, uno degli indagati per i maltrattamenti nel Circo Pantera Rosa è stato condannato a pagare una multa di 10mila euro e alla sospensione dell’esercizio dell’attività per quattro mesi. Il secondo indagato – A.M., di 36 anni – nel processo penale ordinario è stato invece assolto. Contro la sentenza di primo grado, la Procura della Repubblica di Monza ha proposto appello. 

 

I fatti risalgono al novembre del 2012, quando a seguito di un controllo delle Guardie Zoofile di Enpa Milano e dalla Polizia Provinciale di Monza e Brianza presso il Circo Pantera Rosa attendato a Monza furono riscontrate diverse ipotesi di maltrattamento a causa delle condizioni in cui erano detenuti alcuni animali. Nell'occasione furono posti sotto sequestro un leone, una tigre, un coccodrillo del Nilo, un caimano, un alligatore, un avvoltoio, una falco di Harrys e due istrici. Sequestro poi impugnato dagli imputati ma confermato in sede giudiziaria. 

 

Lo scorso maggio uno dei due circensi accusato di maltrattamento di animali è stato condannato al pagamento di una multa di 10.000 euro per maltrattamento di animali (articolo 544ter del Codice Penale) e alla sospensione dell’esercizio dell’attività per 4 mesi. L’Enpa è stata ammessa come parte civile. Il secondo imputato è stato invece assolto. Ora la Procura della Repubblica ha Monza ha proposto appello e anche nel processo di secondo grado Enpa sarà parte civile. In particolare il secondo circense non è stato riconosciuto colpevole né del reato di maltrattamento di animali né di quello di detenzione incompatibile.

 

Anche in questo caso Enpa, parte civile, farà la sua parte nel giudizio di appello. 

 
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