Il Tar Liguria annulla la illegittima caccia in deroga allo storno. La Regione condannata a pagare le spese alle associazioni Lega Abolizione Caccia, Lav ed Enpa

Con sentenza breve n. 1065, depositata il 28 ottobre, la 2° sezione del TAR della Liguria ha definitivamente annullato la Delibera della Giunta Regionale n. 567 del 17 giugno scorso, con cui si apriva la caccia in deroga allo storno  per il periodo dal 25 settembre al 15 dicembre (la specie non è cacciabile,  in base alla Direttiva UE del 1979 in materia di avifauna). Prima dell'annullamento definitivo, i provvedimenti della Regione Liguria in materia erano comunque già stati sospesi dal TAR in via cautelare lo scorso 3 ottobre.

Di particolare interesse il fatto che la Regione Liguria, in ragione della sua ostinazione a riapprovare provvedimenti fotocopia di altri già annullati negli anni scorsi, sia stata anche condannata a pagare alle associazioni ambientaliste ed animaliste ricorrenti (Lega Abolizione Caccia, LAV, Ente Nazionale Protezione Animali) 3.000 euro, oltre alle spese di IVA+ cassa previdenziale avvocati  e al rimborso del contributo unificato (bolli) per il deposito del ricorso stesso. Una condanna a pagare 5.000 euro di spese legali alle stesse associazioni era stata comminata alla Regione anche lo scorso dicembre 2015 per un provvedimento di caccia agli storni analogamente annullato.

Le associazioni ricorrenti erano patrocinate dallo studio dell'avvocato. Claudio Linzola di Milano. Sconfitte dunque  la Regione Liguria , oltre a tre associazioni venatorie (Federcaccia, ANUU, Libera Caccia) costituitesi in giudizio.

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