Animali. Cane preso a bastonate e finito con una pietra, a Breno (Brescia): padre e figlio oggi a processo. Enpa ammessa parte civile

Si è aperto questa mattina a Brescia il processo contro R.G. e R.D., padre e figlio, accusati di avere causato la morte del cane “Nero” dopo averlo colpito ripetutamente prima con un bastone, poi con un sasso di grosse dimensioni. L'Ente Nazionale Protezione Animali è stato ammesso nel procedimento in qualità di parte civile.

La strategia difensiva dei due imputati sarebbe centrata sulla legittima difesa, poiché i due punterebbero a motivare il proprio comportamento come una risposta ad una presunta aggressione da parte dell'animale. Del resto, se così fosse non si capisce perché padre e figlio avrebbero avuto motivo di infierire con tanta crudeltà sul povero Nero; infatti se il loro obiettivo fosse stato davvero quello di difendersi da un'aggressione, sarebbe semplicemente bastato mettere in fuga il cane, non certo infierire su di lui con numerose bastonate per poi finirlo con una sassata in testa.

Insomma, l'idea dell'Enpa è che, vista la dinamica dei fatti, un comportamento così brutale sia incompatibile con l'istituto delle legittima difesa e non possa trovare giustificazione né scusante alcuna, dal punto di vista etico come da quello giuridico. L'associazione confida che le responsabilità degli imputati vengano chiarite al di là di ogni legittimo dubbio e che, in caso di condanna, venga loro riconosciuto il massimo della pena. 

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