Cosa si nasconde dietro un semplice bicchiere di latte

di Sergio Sellitto.

Da una inchiesta giornalistica pubblicata il giorno11 settembre scorso sul "Fatto quotidiano" si apprende che il consumo di latte vaccino in Italia è in netto calo. Se ne sono consumati 47 Kg a testa nel 2015 ( il latte ha maggiore densità dell'acqua e si misura a Kg ): erano 49 nel 2014 e ben 51 nel 2013.

Forse, finalmente, la consapevolezza che dietro quel semplice bicchiere di latte si cela una infinita sofferenza animale ha frenato i consumi.

Quanti di voi sanno perché la mucca, grossolanamente denominata da latte, produce continuamente latte? La mucca è un mammifero e quindi, in natura, esattamente come una donna, produce latte quando partorisce un figlio. Ma la produzione di latte cesserebbe, in natura, dopo lo svezzamento del cucciolo. E allora come far produrre latte in continuazione ? Continuando ad ingravidare la mucca ( in genere con una veloce inseminazione artificiale), costringendola a partorire un vitellino dopo l'altro, senza sosta e senza pietà.

E anche per il povero vitellino la vita diventa subito una sofferenza continua: viene strappato quasi subito alla madre, con uno strazio che si ripete a ogni gravidanza. Viene nutrito in spazi ristretti con una dieta assolutamente povera di ferro, in modo che diventi gravemente anemico e che la sua carne sia chiara (perché carente di emoglobina che darebbe il bel colore rosso sangue che in questo caso non si vuole) e all'età di sei mesi viene caricato su di un camion e portato al mattatoio, dove un taglio netto alla gola farà uscire il poco sangue circolante insieme all'ultimo soffio di vita.

La nostra mucca da latte sarà ancora là, in stalla a produrre, contro natura, non i pochi litri di latte necessari al nutrimento di un figlio, che ormai non c'è già più, ma una quantità enormemente superiore.

Sempre l'inchiesta del Fatto quotidiano ci informa che una mucca produrrebbe in natura circa 40 quintali di latte ad ogni lattazione (ovvero ad ogni gravidanza). In allevamento si è riusciti a far crescere la produzione di latte a 95 quintali a lattazione!

In queste condizioni le mucche si ammalano più facilmente, hanno continue mastiti, devono essere curate con antibiotici che poi ritroviamo nel latte ma soprattutto vedono drasticamente accorciarsi la loro vita media (se di vita si può ancora parlare) dai 40 anni, che rappresentano l'aspettativa di vita di una mucca al pascolo, ai 3/4 anni al massimo in allevamento intensivo.

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