Nutrie, licenza di uccidere e spari selvaggi in Veneto. L’Enpa: il piano è illegittimo, il Governo intervenga con urgenza

«Chiunque possegga un'arma da fuoco potrà sparare a "suo gradimento", in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, contro le nutrie, con terribili ed evidenti rischi per la pubblica incolumità e per gli animali d'affezioneEcco cosa comporta il piano di abbattimento delle nutrie approvato dalla Giunta del Veneto; un piano che, oltre ad essere privo di rigore scientifico, è illegittimo in quanto deriva da una legge regionale non conforme all'articolo 19 a legge 157/92 art. 19. Ma è soprattutto un piano inadatto allo scopo (presunto), giacché, come noto, è del tutto impossibile eradicare specie, quali la nutria, ormai ampiamente diffuse sul territorio». Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali, che lancia un appello al Governo affinché impugni la legge da cui deriva questa vera e propria licenza di uccidere che prevede, tra l'altro, l'uso di armi e metodi non consentiti dalla normativa nazionale. Come, ad esempio, la possibilità di chiudere gli animali in gabbia (dove possono finire anche altre specie) finché non muoiono dopo una lunga agonia; il tutto in violazione della legge 189/2004.

«E' vero, da un lato, che le nutrie non sono più tutelate dalla legge 157/92, ma è altrettanto vero, dall'altro, che la gestione di questi animali è demandata all'articolo 19 della medesima legge. Ciò significa la necessità di prevedere ricorso in via prioritaria ai metodi ecologici  rispetto agli abbattimenti, i quali – spiega Andrea Brutti, dell'Ufficio Fauna Selvatica di Enpa – possono essere condotti soltanto da figure specifiche e con le armi previste dalla legge. Non certo da chiunque possegga una pistola, che si tratti di una guardia giurata o di un cittadino con porto d'armi».

Per questo, Enpa ha da tempo chiesto un intervento del Governo per fermare un provvedimento pericoloso e fuori da ogni regola. Tale richiesta è stata sostanziata con l'invio di numerosi studi scientifici e documenti tecnici – inviati alla regione senza nemmeno ricevere una risposta, ad eccezione del consigliere Zanoni (PD) – che testimoniano come gli interventi da porre in essere – gli unici in grado di portare ad una composizione del presunto conflitto tra nutrie e agricoltori – siano altri: dalla manutenzione delle sponde dei canali agli strumenti di dissuasione anti nutria, passando per le sterilizzazioni.

«Il piano – conclude Brutti – sembra essere un regalo alla lobby venatoria. Evidentemente qualcuno pensa di trovarsi in un videogioco "sparatutto"; sappia però quel qualcuno che si tratta di un videogame dalle conseguenze tragicamente reali e assai ben finanziato».

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