Lo sciacallo dorato soccorso dall’Enpa Trieste è guarito ed è stato restituito al proprio ambiente

E' stato liberato lo sciacallo dorato (Canis aureus) curato presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) dell'Enpa di Trieste. L'animale era stato soccorso nei primi giorni di aprile dai volontari della Protezione Animali in zona Draga Sant'Elia nei pressi della pista ciclabile e poi ricoverato in gravi condizioni presso la struttura gestita dall'associazione. L'animale una ferita di circa 8 centimetri infetta e infestata da larve, era quasi immobile, privo di manifestazioni difensive. Lo sciacallo è stato  medicato giornalmente, senza sedazioni, dal veterinario Marco Lapia e  assistito amorevolmente della Protezione Animali; cure grazie alle quali esso recuperato le forze e il desiderio di tornare al proprio ambiente. Nel periodo della degenza l'animale è stato visitato anche dal dottor Luca Lapini, zoologo del Museo di Storia Naturale di Udine e studioso della presenza di questa specie in Friuli Venezia Giulia. Presenza che finora era stata documentata dal Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia con avvistamenti, fotografie, filmati notturni e con il rinvenimento di esemplari deceduti.
 
La zona di reinserimento è stata individuata nelle pendici del Cocusso, nell'area a monte delll'Osservatorio Astronomico caro a Margherita Hack, da dove con grande probabilità è passato prima di giungere in Val Rosandra. Nell'area più volte  sono state  osservate presenze di fauna selvatica non comune nel Carso triestino (cervo, lupo, orso) proveniente da est.
 
Alla liberazione hanno preso parte tutti i volontari e il medico veterinario dell'Enpa, che hanno partecipato con impegno ed entusiasmo al percorso riabilitativo. Giova segnalare con soddisfazione che è il primo caso in Italia di sciacallo dorato soccorso ancora in vita, riabilitato e reinserito nell'ambiente di provenienza. 

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