Carne Halal e Kosher, il Gruppo Poli ci ripensa. Plauso dell’Enpa Trentino

«Avevamo appreso con grande preoccupazione e stupore che il Gruppo Poli aveva deciso di mettere in vendita nei propri supermercati carne di animali uccisi secondo il rito halal o kosher. Con nostra grande soddisfazione abbiamo avuto conferma di un ripensamento dalla direzione e del conseguente ritiro della carne dagli scaffali». Lo dichiara il presidente della Sezione Enpa di Rovereto, Antonio Russi, che prosegue: «Ricordiamo che le norme nazionali prevedono che gli animali debbano essere macellati dopo preventivo stordimento, al fine di limitare – per quanto possibile – terrore e sofferenza durante la loro uccisione. Invece, gli animali uccisi secondo i dettami halal e kosher (questa pratica di macellazione è concessa in base ad una deroga – con decreto 333/98 – alle norme nazionali) non vengono preventivamente storditi, pertanto muoiono per sgozzamento e dissanguamento rimanendo coscienti di quanto accade, morendo dopo atroci sofferenze».

«Rinnoviamo la nostra contrarietà alle “deroghe” che, per noi, sono un modo utilizzato per aggirare leggi e buone pratiche. Così si concede a singoli o gruppi di agire al di fuori delle leggi che tutti i cittadini rispettano, in tal modo creando disparità di trattamento fra le persone. Naturalmente – conclude Russi – ciò non significa giustificare in alcun modo pratiche di sfruttamento, quali l'allevamento e la macellazione a fini alimentari degli "altri" animali: l'unico modo di non nuocere ad essere vivente – lo ricordiamo – è quello di dire no all'alimentazione carnea».

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