Sversamento Genova. Enpa predispone azione legale: danni gravissimi e duraturi. Nel nostro Paese smantellato il sistema di controlli a tutela della biodiversità

Mentre prosegue l'intervento dei volontari genovesi, ancora impegnati nel soccorso alle vittime animali del disastro del Polcevera, l'Ente Nazionale Protezione Animali sta predisponendo un'azione legale in merito al gravissimo danno ambientale causato dallo sversamento di centinaia di migliaia di litri di petrolio nel torrente. Danno le cui tragiche conseguenze sono sotto gli occhi dell'opinione pubblica italiana e internazionale.

«Ci costituiremo in giudizio per le conseguenze irreparabili subite dalla biodiversità che viveva del torrente: pesci, uccelli acquatici, anfibi, quella rete del vivente ricca e varia che oggi è sostituita da un vero deserto», dichiara l'Enpa, che prosegue: «Il disastro del Polcevera conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, la pericolosità delle attività legate allo sfruttamento del petrolio. Per questo, esiste una corposa direttiva europea sul danno ambientale; per questo il nostro Paese si è dotato di un sistema di norme compreso nel D.Lgs 152/2006. Non è accettabile qualunque sottovalutazione dei rischi ambientali legati alla ricerca, all'estrazione e all'uso dei combustibili fossili».

L'Enpa si è prodigato tempestivamente per soccorrere gli animali, che sono le prime vittime, i viventi più vulnerabili rispetto ad ogni attività umana. Tale impegno connaturato alla mission dell'associazione, non deve tuttavia far dimenticare che questo Paese ha praticamente smantellato il sistema dei controlli anche a tutela della biodiversità, come testimoniano le vicende della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato. 

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