Veneto, nutrie. L’Enpa: insensati e sciocchi allarmismi, ordinanze dei comuni illegali: la Regione intervenga con i metodi ecologici, gli unici veramente efficaci

Nutrie aggressive, trasformate da preda a predatore, portatrici di malattie, causa principale delle inondazioni. Questa la visione distorta, antiscientifica e non corrispondente a verità, di chi, lanciando inutili allarmismi, vorrebbe dare il via libera ad altrettanto inutili stermini di massa, forse con l'obiettivo di cercare facili consensi elettorali. Ma L’Enpa non ci sta e intende fare chiarezza.

«I comuni che minacciano il ricorso ad ordinanze per autorizzare gli abbattimenti, sappiano che, con l’approvazione dell’art. 7 della legge 28 dicembre n. 221, la gestione delle nutrie è stata riportata sotto l'ombrello della legge157/92 art. 19; la gestione delle nutrie – spiega l'Enpa – è stata cioè riassegnata alle regioni, che devono pertanto applicare obbligatoriamente i metodi ecologici. Metodi che permetterebbero di risolvere ogni eventuale il problema. Invece, chissà per quale motivo, si preferiscono gli abbattimenti». Ma lo sterminio è del tutto inutile visto che oltre venti anni di abbattimenti “selettivi” posti in essere ai danni di numerose specie di animali non hanno mai portato ad alcun risultato.

«La strada da percorrere è un’altra: intervenire a livello ambientale, con la predisposizione di reti anti-nutrie nei canali; con il ripristino di habitat; con la corretta pendenza degli argini. Invitare a sopprimere questi animali e, peggio ancora, autorizzare la loro cattura e la loro uccisione mediante ordinanze comunali non solo viola la legge 157/92 ma anche il nostro Codice Penale (art. 544 bis e ter in tema maltrattamenti animali). Inoltre, l'eliminazione fisica delle nutrie aprirebbe nuove possibilità di colonizzazione per altri esemplari. Quindi il “problema” non si risolverebbe. Auspichiamo pertanto lo stop immediato alle ordinanze comunali illegittime e ad inutili allarmismi, e invitiamo i vertici regionali ad applicare i metodi ecologici: la Protezione Animali invierà a breve una serie di proposte in tale direzione».

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