Appello delle associazioni animaliste padovane: no alla proroga del Piano Faunistico Venatorio

La Sezione Enpa di Padova, il Gruppo di Intervento Giuridico e il Coordinamento Protezionista Padovano hanno lanciato un appello a tutti i cittadini, specie quelli della provincia padovana, affinché scrivano alla Regione Veneto chiedendo di non prorogare al 2017 l'attuale Piano Faunistico Venatorio. Con un nuovo rinvio – evidenziano le associazioni – proprietari e conduttori di fondi agricoli continuerebbero ad essere privati della possibilità di vietare l'esercizio venatorio sui propri terreni. Una limitazione inaccettabile del diritto di proprietà che rappresenta un vero e proprio regalo a una categoria ormai in “via d'estinzione” (in Veneto i cacciatori sono lo 0,85% della popolazione).

Ma ecco, di seguito, un possibile testo per il mail bombing, da inviare al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia (luca.zaia@consiglioveneto.it); all’ Assessore all'agricoltura, caccia e pesca Giuseppe Pan assessore.pan@regione.veneto.it; alla Seconda Commissione consiliare permanente (com.com2.segreteria@consiglioveneto.it); alla Terza Commissione consiliare permanente (com.com3.segreteria@consiglioveneto.it).

Disapprovando la proroga del Piano faunistico venatorio che per legge ha una durata quinquennale (art. 9 co. 2 L.R. veneta 50/93) e che oggi appare totalmente anacronistico, chiedo di non prolungare il Piano faunistico venatorio vigente al 9 febbraio 2017 (Progetto di legge n. 107) e, solo in subordine alla prima richiesta, di votare a favore dell’emendamento presentato dal Consigliere regionale Andrea Zanoni, che consentirebbe comunque, ai proprietari e conduttori di fondi agricoli, di richiedere il divieto di caccia nei propri terreni ai sensi dell’art. 15 co. 3 L. 157/92 e dell’art. 8 co. 7 L.R. veneta 50/93, anche in caso di proroga del Piano faunistico venatorio vigente. Come cittadino italiano e veneto, pretendo il rispetto delle leggi statali e regionali.

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