Caccia di frodo, Guardie Zoofile Enpa di Vicenza denunciano bracconiere

Tutto è iniziato con diverse segnalazioni al Nucleo di Vicenza delle Guardie Zoofile Enp, secondo cui alcuni gatti di proprietà dei residenti di Dueville (Vicenza) rientravano a casa con ferite alle zampe, che erano ritenute compatibili con una tagliola. Ferite così gravi, in taluni casi, da rendere necessario il ricorso all'amputazione.

A fine gennaio, una squadra esperta di Guardie è uscita per un sopralluogo in zona. Le testimonianze raccolte tra i residenti riferivano di frequenti fucilate nel parco; di avvelenamenti collegabili ad atti di bracconaggio; di strane luci notturne lungo i canali.
Una prima ispezione condotta nei pressi di un’abitazione circondata da un torrente, portava alla scoperta – da parte degli agenti zoofili – di una vera e propria Santa Barbara del bracconaggio: ben sei nasse erano posizionate in circa centocinquanta metri di torrente, occultate dalla vegetazione o collocare all’interno di condotte.

Oltre alla pesca di frodo il bracconiere si dedicava anche alla caccia…di frodo. Tre trappole per piccoli passeriformi sono state rinvenute nel boschetto di bambù, oltre a due trappole delle dimensioni di quelle per le nutrie ma con pastura a becchime mentre penne di fagiano trovate nelle trappole davano un segnale chiaro di quali fossero le prede che venivano catturate.

Gli agenti si sono appostati e hanno atteso l’arrivo del proprietario del terreno. Le Guardie Enpa hanno denunciato un pensionato colto sul fatto mentre armeggiava con le trappole. Segnalato anche per il reato di uccisione di animali – sul posto è stato trovato il corpo privo di vita di una faina -, l'uomo si è visto infliggere anche sanzioni per la pesca di frodo.

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