Riparte a Padova la campagna salva-rospi. Enpa e le altre associazioni cercano volontari

L'approssimarsi di febbraio, con l’innalzamento delle temperature e l’aumento della piovosità, segna per gli anfibi dei Colli Euganei (Padova) il risveglio dal letargo e, con esso, l'inizio di quella migrazione riproduttiva che li porterà dal sottobosco della collina agli stagni e ai fossati della pianura.

Un viaggio lungo pericoloso, attraverso ostacoli, pericoli e imprevisti, che purtroppo molti di loro non riusciranno a portare a termine. Per questo, le associazioni Enpa, Grig, Lav e Lipu hanno dato vita a un fronte comune per aiutare i dei Colli Euganei a concludere felicemente la loro “impresa”.

«L'obiettivo che ci siamo prefissati quest’anno è quello di raddoppiare il numero di volontari, portandoli da cinquanta a cento. Un progetto ambizioso, certo, ma negli anni – spiega Riccardo Crepaldi, Capo Nucleo Guardie Zoofile Enpa Padova – abbiamo visto come l’assistenza prestata ai rospi dai volontari sia imprescindibile. Il lavoro dei volontari infatti non è solo quello di allontanare gli anfibi dalla carreggiata stradale, ma anche di censire e stimare la consistenza delle popolazioni di rospi e valutarne la salute, oltre ad individuare e segnalare le criticità che incontrano, per porvi rimedio».

«Quest’anno – aggiunge Manuel Zanella del Gruppo d’Intervento Giuridico – chiediamo di ripristinare le reti anti-attraversamento rospi anche lungo la Strada Provinciale 25d a Galzignano Terme, di fronte Villa Barbarigo a Valsanzibio. Inoltre, è giunto il momento di fermare il traffico automobilistico lungo Via Volti e Via Regazzoni Alta a Torreglia, almeno a febbraio e marzo, proibendo il transito a chi non è coinvolto nelle operazione “rospiste”. D'altro canto, gli automobilisti hanno delle alternative per raggiungere i comuni di Torreglia, Galzignano Terme o Montegrotto».

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