Botticelle, Rocchi a “Repubblica”: uno scempio le strutture di Villa Borghese

articolo di Lorenzo d'Albergo e Laura Serloni, pubblicato il 19 gennaio su “Repubblica.it” e su “Repubblica”

Dipingere, disegnare, scolpire accompagnati dall'incessante ronzio delle mosche cavalline. Il paradosso prende forma ogni giorno nelle aule dell'ex Mattatoio di Testaccio. Tra una lezione e un seminario, gli studenti dell'accademia di Belle arti sono dovuti venire a patti con interi decenni di paralisi amministrativa: a fare da dirimpettai ai futuri artisti, 41 botticelle e una nutrita mandria di destrieri da traino. Sono lì da 35 anni, dai tempi di Petroselli. Oggi la loro presenza impedisce al campus di espandersi, di investire quei fondi già stanziati da dieci anni per nuovi atelier e laboratori.

L'andazzo, però, sta per cambiare. Nelle ultime settimane i tecnici dell'ufficio sicurezza Stabili privati del dipartimento Ambiente del Comune hanno passato al setaccio le stalle e hanno emesso il verdetto: in mancanza di «sicurezza statica», le rimesse paglia, fango e fieno vanno liberate perché non è più garantita «l'incolumità fisica degli occupanti». Insomma, l'ultima frazione del vecchio mattatoio testaccino è a rischio di crollo. È pronto il provvedimento di sgombero dei seimila metri quadrati occupati dai vetturini e dai loro cavalli. Tanto più che una soluzione per le botticelle sarebbe già pronta. Clicca qui per continuare a leggere.

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