Ambiente. L’Italia svenduta alle trivelle: ecco il volto della politica italiana per l’attuazione della Cop 21

«A neanche un mese dalla conclusione della Conferenza di Parigi, una volta tornato a casa, il nostro Governo mostra il suo vero impegno contro il surriscaldamento globale: uno sfrenato proliferare di trivelle, da Nord a Sud, in terra e in mare nei luoghi più belli del Paese, nei santuari più preziosi della natura, nei simboli stessi del turismo appassionato al paesaggio e alla biodiversità», lo dichiara Annamaria Procacci, responsabile Enpa per la biodiversità e i cambiamenti climatici.

«Già durante la discussione e l'approvazione dell'infelice decreto “Sblocca Italia”, oltre un anno fa, insieme a tutto il mondo della associazioni ambientaliste e animaliste, denunciammo pubblicamente il rischio gravissimo che la prospezione, l'estrazione e la coltivazione degli idrocarburi comporta per la fauna e l'ambiente. Per le creature marine – prosegue Procacci – denunciammo lo sconquasso causato sulle loro capacità di vita e di riproduzione, anche sotto il profilo del rumore, dovuto al “martellamento” dei fondali. In particolare per i cetacei, per i quali, come più volte da noi sottolineato, esso rappresenta una probabile causa di perdita dell'orientamento, di spiaggiamento e di morte».

L'Enpa rivolge un appello, l'ennesimo, al Governo e al Parlamento, affinché fermino lo scempio: l'Italia non merita questo. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno alle Regioni e i cittadini che si sono in modo generoso e civile mobilitati per la difesa del nostro territorio attraverso una iniziativa referendaria che non deve essere tradita.

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