Varese. Spiraglio per i cani sequestrati ad allevatore “fai da te”: presto al via le procedure di adozione

L'allevatore 38enne di Rancio Valcuvia (Varese) trovato in possesso di quindici cani e di due uccelli protetti, detenuti senza le prescritte autorizzazioni nel seminterrato della propria abitazione, ha rinunciato alla proprietà degli animali, i quali potranno presto essere dati in adozione. Lo rendono noto le Guardie Zoofile del Nucleo di Varese che nelle scorse ore, insieme ai Carabinieri, hanno condotto il blitz presso la residenza dell'indagato, contestando all'uomo ipotesi di reato che vanno dal maltrattamento di animali con aggravante al furto venatoria, dall'esercizio abusivo della professione medico-veterinaria alla detenzione incompatibile, fino ad arrivare al reato di falso materiale.

Infatti, oltre ai cani detenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie e a due uccelli particolarmente protetti (una Cincia dal Ciuffo e un Lorichetto Arcobaleno), nell'abitazione del 38enne Carabinieri e Guardie Zoofile hanno trovato anche i resti di numerosi esemplari di uccelli protetti (lucherini, venturoni, picchio maggiore, cincia mora) che si ipotizza siano morti a causa delle condizioni di detenzione in seguito alla cattura; libretti sanitari in bianco; siringhe per l'inoculazione di microchip, pronte all'uso; vaccini; trappole per la cattura di fauna selvatici.

«Il blitz nasce da un'indagine molto complessa. Le nostre Guardie seguivano l'allevatore da circa due mesi per la cattura, il possesso e la vendita, con anelli, falsi di esemplari selvatici protetti», spiega Antonio Fascì, responsabile del Servizio Nazionale Guardie Zoofile Enpa. «Poi, nelle ultime ore, la nostra attività si è intersecata con quella dei Carabinieri della stazione di Gallarate – prosegue Fascì – i quali stavano seguendo il 38enne per uso illecito del timbro di un veterinario. Con la conseguente decisione di unire le forze e di intervenire, portando alla luce una situazione di gravi violazioni normative su cui la magistratura è ora chiamata a fare chiarezza».

Per quanto riguarda le procedure di adozione dei cani sequestrati, Enpa ne darà tempestiva notizia attraverso i propri canali istituzionali (www.enpa.it) e www.facebook/enpaonlus. 

Facebook
Twitter
LinkedIn