Trentino, le associazioni: l’assesore Dallapiccola vuole dichiarare guerra agli orsi

Nei giorni scorsi, all’assemblea dell’APT val di Non, che si è tenuta a Sanzeno, a Casa de Gentili, in provincia di Trento, è intervenuto l’assessore alla caccia della PAT Michele Dallapiccola. L’assessore Dallapiccola, apprendiamo dai quotidiani locali, ha presentato il piano strategico di marketing territoriale, senza trattenersi dall’attaccare i comitati di cittadini che si battono per il diritto alla salute. Ha criticato la pubblicità negativa che viene al Trentino da questi gruppi che chiedono regole per gli agricoltori che utilizzano antiparassitari e pesticidi, sorvolando sul fatto che si tratta di prodotti chimici che causano il cancro. Lo rendono noto Enpa Trentino, Flama d'Anauni, le Guardie per l'Ambiente Trentino AltoAdige, la LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, l'OIPA Trento, PAN-EPPAA, il Comitato per l'orso Trentino AltoAdige/Südtirol.

«Ovviamente quando si tratta di marketing, in Trentino, non si tralascia di parlare dell’orso. E’ noto, infatti, che la presenza degli orsi, rappresenta un ritorno economico di milioni di euro per il Trentino. Ciò che, però, avrebbe affermato l’assessore, anche se non ci stupisce, è agghiacciante – spiegano le associazioni -. Infatti, l’assessore alla caccia trentino, Michele Dallapiccola, sembra abbia affermato che per la migliore convivenza con gli orsi è sufficiente ucciderne uno o due l’anno.

Ecco cosa ha detto l'assessore, stando a un virgoletto dell'”Adige”, risalente al 25 novembre: «La convivenza con l'orso è una grande opportunità – ha affermato Dallapiccola – Basta eliminare, e sottolineo eliminare, gli esemplari problematici, che non sono più di uno o due all'anno, nel peggiore dei casi. Vediamo a quanto successo sul Bondone: lì è avvenuta una aggressione drammatica, ma molti turisti hanno poi chiesto agli operatori se non vi siano dei sentieri dell'orso?».

«In assenza di smentite – proseguono le associaizoni – dobbiamo considerare verosimile la dichiarazione dell’assessore alla caccia. Sarà sufficiente rammentare che si tratta dello stesso assessore che, alla presentazione del Rapporto Orso 2014, affermò che gli orsi devono rispettare le regole (ovviamente quelle degli uomini). Si tratta dello stesso assessore che trova disdicevole che gli orsi si comportino da orsi. Ancora una volta, rammentiamo all’assessore Dallapiccola, ai suoi colleghi di giunta, ai consiglieri che si sono schierati per la persecuzione di animali incolpevoli, che l’orso è un animale particolarmente protetto da convenzioni internazionali e non può essere ucciso.

Tra l'altro – evidenziano Enpa Trentino, Flama d'Anauni, le Guardie per l'Ambiente Trentino AltoAdige, la LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, l'OIPA Trento, PAN-EPPAA, il Comitato per l'orso Trentino AltoAdige/Südtirol – gli orsi non nascono problematici, ma lo diventano a causa delle politiche di gestione approssimative e dilettantistische dell’ente che ha il compito di gestire e il dovere della tutela dei plantigradi. Se si fosse fatto tutto il necessario per favorire la convivenza, non ci sarebbe alcun conflitto.

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