Carne di zebra e di coccodrillo in Italia, c’è la smentita

Nelle corse settimane era circolata una notizia circa la possibilità che Lo Zimbabwe esportasse in Italia carne di zebra e coccodrillo. Nei giorni successivi l'Italian Horse Protection Association ha  scritto una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico,e al Direttore Generale per la Politica Commerciale e Internazionale, chiedendo conferma ed esprimendo forti preoccupazioni sia sotto l’aspetto etico che sanitario.
 
Nella giornata di ieri (lunedì 23 novembre) l'associazione ha ricevuto la risposta del Direttore Generale, l'avvocato Teti, che – dopo aver chiesto a sua volta chiarimenti al Ministero della Salute – con una nota ufficiale ha ricordato come l’importazione di carne di zebra sia armonizzata a livello di Unione Europea e sia, quindi, disciplinata da specifiche norme stabilite dalla Commissione Europea, in particolare dal Reg. (CE) n.206/2010.
 
Il Ministero della Salute ha chiarito anche che, ai fini dell’importazione di tale prodotto, devono essere considerate altre condizioni (ad esempio, il Paese Terzo di origine deve avere un piano residui approvato dalla Commissione e specifici stabilimenti di origine autorizzati sempre a livello UE), e che, sulla base della predetta legislazione sanitaria di riferimento, lo Zimbabwe, attualmente, non è autorizzato ad esportare nell'Unione carne di zebra, né è possibile stabilire accordi in bilaterale tra Stati membri e Paesi terzi visto che la materia è completamente armonizzata a livello UE.
 
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