Sparò e uccise cane, l’Enpa attiva l’ufficio legale: pronti ad ogni iniziativa perché questo individuo, se colpevole, risponda dei propri crimini

«Al cacciatore che avrebbe sparato e ucciso – a sangue freddo – il cane Adamas, uno splendido esemplare di Border Collie, vorrei chiedere, se colpevole di questo crimine agghiacciante, con quale coraggio possa guardarsi allo specchio e come possa sopportare di avere non solo ucciso un essere vivente ma causato così tanto dolore e così tanta sofferenza ad una famiglia che a quel cane era molto legata». Lo dichiara Elena Riggi, presidente della Sezione Enpa di Udine, preannunciando una iniziativa dell'ufficio legale dell'associazione. «Faremo tutto il possibile – prosegue Riggi – perché questo personaggio sia chiamato a rispondere della propria condotta e, se riconosciuto colpevole, venga condannato ad una pena esemplare».

Purtroppo, se confermato, quello di Udine non è l'unico episodio di violenza posto in essere da un cacciatore contro animali d'affezione. Infatti a fine settembre un altro cane di proprietà, il pastore tedesco Queena era rimasto gravemente ferito nell'Anconetano, in seguito a un colpo di fucile che si presume essere stato sparato da un cacciatore verso un'abitazione privata.

Facebook
Twitter
LinkedIn