Un biglietto aereo andata e ritorno dal Texas all'aeroporto La Guardia; un giro in taxi attraverso le strade della “Grande Mela”; un pannello video tutto per lei sulla centralissima 42ma strada; una targa sul monumento commemorativo dell'11 settembre. E ancora: la suite di un albergo di lusso nel cuore della metropoli statunitense; una medaglietta firmata Tiffany; l'immancabile torta di compleanno e moltissimi regali, tutti rigorosamente a tema canino. Ma, soprattutto, oltre alle tantissime coccole ricevute tra le vie di Manhattan, l'affetto e la riconoscenza dei newyorkesi e di tutti coloro i quali rimasero sgomenti davanti alle immagini dell'attentato alle Twin Towers. E' così che la città ha voluto festeggiare il sedicesimo compleanno della cagnetta Bretagne, l'eroina che dieci anni fa, insieme ad altri cento cani da salvataggio, scavò tra le macerie delle Torri alla ricerca di sopravvissuti.
Di quei cento, Bretagne è l'unica ancora in vita: ed è anche per questo che i newyrokesi hanno organizzato per lei una giornata indimenticabile, regalandole tutto ciò che un cane potrebbe volere. Celebrare Bretagne dunque è stato un modo per ringraziare gli “altri” eroi dell'11 settembre, quei cento “pelosi” spesso sconosciuti alle prime pagine dei quotidiani o ai reportage dei grandi network televisivi eppure così presenti, così risolutivi in quelle tragiche giornate.
La loro memoria è custodita anche dal progetto fotografico dell'olandese Charlotte Dumas che ha attraversato ben nove stati americani per ritrovare gli animali impiegati nelle operazioni di soccorso, tanto a New York quanto a Washington (attentato al Pentagono). Ne è nato un libro – dal titolo “Retrieved” – le cui pagine raccontano per immagini la storia di alcuni di questi eroi silenziosi ritratti nel loro ambiente quotidiano molti anni dopo l'11 settembre. Immagini forti e commoventi, da cui tutti noi dovremmo imparare a donare noi stessi a chi ha bisogno del nostro aiuto.
