Orrore ad Avellino: i cadaveri di due cani rinchiusi in sacco di plastica e abbandonati lungo le strade del Rione Mazzini

Sul fatto che siano stati uccisi non ci sono ancora certezze anche se appare evidente che, chiunque abbia abbandonato in quello stato i corpi di due cani di grossa taglia – rinchiusi all'interno di un sacco di plastica (uno di quelli comunemente utilizzati per i rifiuti) e poi gettati lungo una strada del capoluogo irpino come fossero spazzatura – non è di certo un amante degli animali. Ma non è neanche persona dotata di quel minimo di sensibilità da cui derivano stupore e rispetto per la morte, si tratti di uomini o animali. Sensibilità di cui risultano sprovviste anche le autorità di Avellino, le quali nulla hanno fatto per porre rimedio tempestivamente a quello scempio, nonostante le reiterate sollecitazioni dei residenti del rione Mazzini, luogo del terribile ritrovamento, e dei volontari della Sezione Enpa di Avellino. E forse poco giova, alla sorte dei due poveri animali, sottolineare come nel caso di tali autorità, oltre ad un problema di compassione, ve ne sia uno altrettanto grave di inadempienza istituzionale.

Intanto nulla è dato sapere né sulla causa della morte né sul possibile responsabile di essa, perché ciò sia possibile sarebbe necessario anzitutto condurre un esame necroscopico. Ma se la solerzia è quella dimostrata con il recupero dei due corpi, ci sono buone possibilità che, se di uccisione si è trattato, l'aguzzino la faccia franca.

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