Palermo. 500 animali morti d’asfissia in un furgone, l’Enpa attiva l’ufficio legale. Plauso alla Finanza. Rocchi: stop al commercio di animali

L'Ente Nazionale Protezione Animali ha dato mandato al proprio ufficio legale di adottare tutte le iniziative opportune affinché il responsabile della morte di 500 animali, deceduti a causa delle condizioni di trasporto, vergognose disumane e contrarie alla più elementari normative igienico-sanitarie, sia chiamato a rispondere dei reati commessi. Infatti, come reso noto da fonti di stampa, gli animali – mille tra uccelli, rospi, iguana, pitoni e camaleonti – erano stipati fino all'inverosimile all'interno di un furgone del tutto inadatto ad ospitate un così elevato numero di esemplari. Partito da Napoli a bordo di un traghetto, il veicolo era diretta a Palermo dove gli animali avrebbero dovuto essere consegnati a due esercizi commerciali, uno del centro città, l'altro della provincia.

La morte degli animali sarebbe stata causata da asfissia perché, una volta parcheggiato l'automezzo all'interno della nave, l'autista non si sarebbe preoccupato di garantire la necessaria ventilazione all'abitacolo, che, con la temperatura interna salito a più di 40°, si sarebbe trasformato in una vera camera a gas. A scoprire la mattanza è stata la Guardia di Finanza del Comando Porto di Palermo nel corso di un controllo sul veicolo appena sbarcato. Sul posto sono intervenuti anche il Corpo Forestale dello Stato e i servizi veterinari della Asl. L'uomo, un napoletano, è stato denunciato per maltrattamento di animali.

«Ringrazio la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato e la Asl per l'intervento decisivo che ha permesso di prestare i dovuti soccorsi agli animali sopravvissuti, molti dei quali versavano in condizioni disperate. Purtroppo quello di Palermo non è un episodio isolato visto che troppe spesso ci siamo trovati a denunciare le terribili condizioni in cui sono costretti a viaggiare gli animali», dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. «E' ora di affrontare il problema alla radice fermando una volta per tutte il commercio di animali perché è eticamente inaccettabile lucrare e speculare sulla pelle degli animali. Inoltre, va da sé che fino a quando sarà lecito vendere e acquistare esseri viventi, continueranno ad esistere fenomeni criminosi quali il traffico clandestino di cuccioli o i trasporti della morte. E ci troveremo ancora a piangere tragedie come quella di Palermo».

Per questo l'Enpa invita tutti i cittadini a non acquistare animali. Se si vuole la loro amicizia è possibile adottarli presso le strutture italiane che danno ospitalità a moltissimi esemplari bisognosi di cure e di vero affetto: quello che non ha un prezzo.

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