Auguri dell’Enpa a Elio Fiorucci, un esempio “veg” e “animalista” per tutto il mondo della moda: sì allo stile “cruelty free”

Sono ottant'anni di successi e di felicità, portati benissimo quelli che il creativo Elio Fiorucci compie in questi giorni. “Ottanta candeline” nel segno dell'alimentazione vegetariana, abbracciata alcuni anni fa, e di un profondo rispetto per gli animali, culminato – lo scorso anno – con la richiesta avanzata dalla stesso Fiorucci al Ministro Boschi di introdurre nella costituzione il principio del rispetto per gli animali.

«Al creativo milanese, che ha segnato la moda italiana così profondamente, valorizzando al contempo il Made in Italy nel mondo, facciamo i nostri migliori auguri per una vita lunga, serena e piena di successi – dichiara la presidente dell'Enpa Carla Rocchi -. Con la vivissima speranza che egli continui, come ha fatto finora, ad impegnarsi attivamente per la tutela e la protezione degli animali.»

Per un mondo che troppo spesso finisce sotto accusa per l'uso di pelli e pellicce, Elio Fiorucci può dunque rappresentare un esempio positivo. Del resto, l'affetto e l'amore per gli animali non sono poi così rari tra gli stilisti. Come nel caso di Vivienne Weswood o di Stella Mc Cartney. «Ed è proprio da questo sentimento che gli stilisti dovrebbero partire per abbattere gli steccati specisti che “inquinano” il mondo della moda – prosegue Rocchi -. Si dovrebbe capire una volta per tutte che non c'è alcuna differenza tra animali d'affezione, animali selvatici e quelli che vengono definiti come animali da reddito o da allevamento. Tra gli esseri viventi non esiste alcuna gerarchia. Cani, topolini, vitelli, coccodrilli, serpenti e uomini: tutti alla stessa maniera soffrono, provano emozioni e sentimenti. E tutti vanno rispettati».

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