“Animali in campagna elettorale”, Stella Cervasio, Garante dei diritti animali di Napoli, contro le strumentalizzazioni

Pubblichiamo di seguito una dichiarazione del Garante dei Diritti Animali della città di Napoli, Stella Gervasio, contro la cattiva abitudine – sempre più diffusa, purtroppo – di sfruttare gli animali per veicolare la propaganda elettorale dei candidati.

Lo spot girato in una fattoria campana dove si vedono mucche al pascolo con un manifesto elettorale delle liste di De Luca e ancor più il cavallo sul cui fianco è stato scritto con la vernice il nome di Caldoro in Irpinia costituiscono un uso strumentale e improprio degli animali per una campagna elettorale che ormai non esclude colpi di teatro fuori luogo e tratta gli elettori come idioti. Non solo gli animalisti, ma chi lavora per sostenere come studioso e garante i diritti degli animali non può non sentirsi offeso da tale uso gratuito. Ancor più perché è molto difficile che dai partiti in lizza sia mai venuta una sola azione seria e concreta in favore degli animali. In particolare, abbiamo la legge regionale 16/2001 applicata nelle sue parti più cogenti, su randagismo e cani di quartiere, soltanto a Napoli, mentre le altre città campane sembra non facciano parte della stessa regione. Piuttosto che usare impropriamente (e nel caso del cavallo in maniera illegale: verniciare un animale è violazione alla legge 189/2004 sul maltrattamento degli animali) gli animali, i candidati facciano un programma che dimostri seriamente di voler tutelare i loro diritti: la Campania è regione di doping, di allevamenti abusivi e intensivi, di randagismo molto spinto nelle province che non sono Napoli. Vi sono problemi drammatici e queste immagini non fanno onore a chi ne autorizza la circolazione.

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