Enpa: no al massacro di biodiversità causato dal turismo venatorio. Sosteniamo la Romania, bene l’interrogazione De Petris

«Condividiamo e sosteniamo la mobilitazione delle associazioni animaliste e ambientaliste della Romania e dell'opinione pubblica che si oppongono alla deregulation venatoria in discussione attualmente nel Parlamento. Siamo ben consapevoli che essa spalancherebbe al turismo venatorio italiano la prospettiva di massacri della fauna più feroci di quelli condotti lì finora». Lo dichiara Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell'Enpa nel commentare la presentazione di una interrogazione parlamentare, depositata oggi dalla Senatrice di Sel Loredana De Petris.

«La Romania ha già pagato un altissimo tributo ai fucili italiani: nei carnieri soprattutto i piccoli uccelli, le allodole ma anche animali rari come le linci. Quello che non possono più fare in Italia, a causa di normative divenute più restrittive anche grazie al lavoro delle associazioni, le “doppiette” nostrane lo fanno altrove, spesso con abbattimenti massicci citati dalle cronache dei giornali, che finiscono così per gettare discredito sul nostro Paese. La minaccia che pesa sulla biodiversità rumena riguarda tutta l'Europa: gli uccelli selvatici sono patrimonio comune e tutti gli Stati Membri debbono rispettare le regole per la loro tutela, come stabilisce in primo luogo la direttiva europea 147/2009, uno degli elementi portanti delle politiche ambientali dell'Unione – prosegue Procacci -. Chiediamo alla Commissione Europea un intervento su quanto sta accadendo. Vorremmo che la Romania chiudesse le porte in faccia ai cacciatori provenienti dal nostro Paese, come ha ben fatto lo scorso anno l'Albania approvando una moratoria generale della durata di due anni, a causa della grave diminuzione del patrimonio faunistico, di cui è stato responsabile anche il nostro Paese con il turismo venatorio».

«La richiesta di intervento formulata al Governo dalla Senatrice Loredana De Petris di Sel – conclude la consigliera nazionale di Enpa – con la sua interrogazione parlamentare, affinché si indaghino tutti gli aspetti de turismo venatorio e si intensifichino i controlli che hanno già dato importanti risultati».

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