Si è conclusa senza alcuna grave conseguenza ma avrebbe potuto avere un esito ben più tragico l'aggressione a colpi di arma da fuoco di cui sono state vittime tre Guardie Zoofile dell'Ente Nazionale Protezione Animali, impegnate in controlli anti-bracconaggio a Ischia, nei boschi del Rotaro.
Boschi dove i volontari Enpa avevano localizzato di primo mattino un cosiddetto “chiamaquaglie”, richiamo illegale molto diffuso tra i cacciatori di frodo, e dove si erano appostati per monitorare la situazione. Dopo circa un paio di ore si è presentato sul posto un uomo a volto coperto, il quale, accompagnato da una muta di cani, ha iniziato a sparare contro gli uccelli. A quel punto le Guardie Enpa si sono avvicinate al bracconiere, ma hanno avuto appena il tempo di qualificarsi, che questi, imbracciato il fucile (forse un'arma automatica), lo ha puntato contro i tre e ha sparato, mancando fortunatamente “il bersaglio”. Tutto è successo in un attimo ma i volontari dell'Enpa hanno avuto la freddezza di capire cosa stava accadendo e la prontezza di trovare riparo dietro a un muretto prima che la situazione precipitasse. Il bracconiere, esploso il colpo, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
«Del fatto – spiega Antonio Fascì, responsabile nazionale del Servizio Guardie Zoofile dell'Enpa – abbiamo immediatamente informato i Carabinieri e il Corpo Forestale dello Stato che si sono attivati per individuare l'ignoto aggressore; sembra tra l'altro che l'attenzione degli inquirenti si sia focalizzata su un pregiudicato del luogo. Le accuse nei suoi confronti potrebbero essere molto gravi comprendendo, oltre ai reati venatori, anche il tentato omicidio. Tra l'altro, non è la prima volta che accade un fatto di una tale gravità; in questo vedo molto concreto il rischio di una possibile, drammatica escalation tra i bracconieri e le Guardie Zoofile Enpa».
Situata sulle rotte migratorie dell'avifauna tra Africa ed Europa, Ischia è uno dei territori a più alto rischio-bracconaggio; per questo i volontari della Protezione Animali sono impegnati con attività di controllo pressoché quotidiana. In passato era accaduto che le Guardie Enpa fossero oggetto di attenzioni non troppo “benevole”, ma fino ad ora non si era mai arrivati a tanto.
«Ringrazio le nostre Guardie Zoofile per la straordinaria presenza di spirito e per il loro meraviglioso attaccamento al dovere – commenta la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi –. Spero che le istituzioni, in particolar modo il Ministero dell'Interno, serrino i controlli contro i cacciatori di frodo che si dimostrino egualmente pericolosi sia per gli uomini che per gli animali».