Il rifugio gestito in Ucraina da Andrea Cisternino, l'attivista italiano impegnato nella tutela dei randagi che nel 2012 aveva denunciato il massacro dei trovatelli ucraini in occasione di Euro 2012, è stato distrutto da un incendio. Settantacinque cani hanno perso la vita tra le fiamme; solo in pochi sono riusciti fortunosamente a salvarsi. Secondo quanto reso noto dallo stesso Cisternino, le autorità ucraine avrebbero minimizzato l'accaduto che sarebbe invece da ricollegare all'impegno animalista svolta in loco dal volontario italiana. Un vero e proprio atto intimidatorio, dunque, preannunciato da numerose minacce ricevute da Cisternino. L'Ente Nazionale Protezione Animali, nel condannare un atto criminale così riprovevole, esprime solidarietà e vicinanza all'attivista italiano, da sempre in prima linea per salvare i randagi ucraini da una vita di violenza e soprusi.
Naturalmente l'Enpa aderisce e rilancia la petizione a sostegno di Andrea Cisternino e dei 75 cani morti per questo inqualificabile gesto criminale. Per firmare è possibile cliccare qui.