Nuova vergogna pro-cacciatori in Toscana: una piccola modifica alla legge fa tornare indietro di 25 anni la prevenzione del randagismo.

E' avvenuto nell'oscuro dei palazzi il nuovo colpo di mano, in Toscana, a favore della lobby dei cacciatori. Il 27 marzo 2015 una modifica della norma regionale, apparentemente insignificante per i profani, spalanca le porte ad un nuovo randagismo, in una regione che già vede nei suoi canili riempiti per buona parte da cani 'da caccia'.
Dopo il comma 1 dell'articolo 40 della legge regionale 20 ottobre 2009, n. 59 (Norme per la tutela degli animali. Abrogazione della legge regionale 8 aprile 1995, n. 43 "Norme per la gestione dell'anagrafe del cane, la tutela degli animali d'affezione e la prevenzione del randagismo"), è inserito il seguente:
“ 1. bis In sede di prima contestazione, le sanzioni per la violazione delle disposizioni di cui all’articolo 24, comma 2, e articolo 26 non si applicano se il responsabile provvede all’identificazione e ed all'iscrizione entro i successivi dieci giorni.”. 

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