Animali d’affezione, presentato oggi in Lombardia un Progetto di Legge per la loro tutela. La consigliera Lara Magoni prima firmataria

«Attraverso questo documento Regione Lombardia intende rivoluzionare le norme di convivenza con i nostri amici a quattro zampe» Queste la parole con cui la consigliera Lara Magoni (gruppo “Maroni Presidente”) ha presentato oggi a Milano il Progetto di Legge sulla tutela degli animali d'affezione, di cui è prima firmataria. «Il progetto di legge, che è stato sottoscritto dai capigruppo di maggioranza, introduce per i proprietari e detentori degli animali d’affezione il divieto di utilizzare la catena, vieta di praticare l’accattonaggio (ad esclusione di coloro che non hanno fissa dimora) ed introduce in modo formale l’obbligo del microchip – ha aggiunto Magoni -. Tra i punti qualificanti della proposta, che confluirà nella nuova riforma del sistema sanitario, vi è il libero accesso degli animali da compagnia, in particolare dei cani, a tutti i luoghi pubblici e a tutti gli esercizi commerciali, manifestazioni fieristiche, locali ed uffici aperti al pubblico sul territorio regionale, salvo precise deroghe e limitazioni. Il libero accesso varrà anche per i mezzi di trasporto pubblico e per le strutture residenziali e ospedaliere pubbliche e private, nel rispetto dei criteri e disposizioni individuate dalle direzioni sanitarie».
Un altro punto di forza del Progetto di Legge è rappresentato dalle multe a carico dei trasgressori. «Sono previste sanzioni fino a 300 euro per coloro che non dispongono di strumenti idonei alla rimozione delle deiezioni e per chi non iscrive il proprio amico a quattro zampe all’anagrafe canina entro i primi 15 giorni dal possesso o comunque entro 30 giorni dalla nascita – ha spiegato la consigliera -. Le multe possono arrivare fino a 3 mila euro per coloro che non garantiscono per i loro animali condizioni di vita adeguate o per coloro che li abbandonano».

Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Enpa, ha auspicato un iter di approvazione snello e veloce. «Nel modificare la legge 33/2009 relativa agli animali da compagnia – ha detto Rocchi – la Regione Lombardia coglie i cambiamenti che, pur nell'arco breve di pochi anni, sono intervenuti nella sensibilità' diffusa. I cambiamenti riguardano infatti temi che toccano la coscienza dei cittadini. Il divieto dell'uso della catena, la necessità' di essere accompagnati dai propri animali sui mezzi di trasporto, l'utilità' della presenza degli animali in strutture quali le case di cura e di accoglienza, il piacere di poter accedere a luoghi ead aree di particolare pregio senza privarsi della compagnia delle creature che si è scelto di avere compagne della propria vita, l'obbligo di renderli identificabili per poterli ritrovare in caso di smarrimento. Il nuovo testo coglie la mutata e sempre crescente sensibilità' nei confronti degli animali, ne riconosce le esigenze ma soprattutto ne apprezza la grande funzione sociale, in molto casi terapeutica, certo sempre di grande valenza affettiva che fa del nostro rapporto con queste creature un punto fermo e irrinunciabile della vita di tutti noi».

Plauso all'iniziativa è stato espresso dall'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente. «Il testo – ha dichiarato la deputata di Forza Italia – affronta in maniera moderna e compiuta temi di grande importanza, come il libero accesso degli animali nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, battaglia che ha caratterizzato il mio mandato di ministro del Turismo e per la quale ho depositato alla Camera una proposta di legge nazionale, l’odiosa pratica dell’accattonaggio con animali, il maltrattamento anche “psicologico” (quello, per intenderci, di chi abbandona il cane sul balcone). E’ un contributo importan

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