Costretto a stare costantemente legato a una catena cortissima senza essere mai godere di un po' di libertà. Questa la triste vita che un cucciolo di circa tre mesi ha vissuto fino a pochi giorni fa a Besana in Brianza (Monza). Fino a quando, cioè, non sono intervenuti i volontari del nucleo anti-maltrattamento dell'Enpa di Monza in seguito alla segnalazione di un cittadino che, passando in diversi giorni e in diversi orari, vedeva il piccolo sempre lì.
Giunti sul posto, i volontari hanno trovato Il cagnolino – un meticcio a pelo corto di futura taglia media – nel giardino antistante una casa vicino al centro, legato a una catena di appena un metro. Come riparo aveva una cuccia del tutto inadeguata senza neanche una coperta per proteggerlo dal freddo; facile immaginare le condizioni in cui si deve essere trovato con gli acquazzoni e la neve delle settimane scorse. Appena ha visto avvicinarsi i volontari, il cucciolo ha subito iniziato a guaire e ad attirare la loro attenzione.
Interpellati dai volontari della Protezione Animali brianzola, i proprietari, una coppia di sessantenni, hanno dichiarato di aver preso il cane da un amico e di volerlo abituare alla catena per curare il vicino capanno degli attrezzi. Non intendevano tenerlo in casa né lasciarlo libero nel cortile, se non per mezz'ora il pomeriggio.
Il cucciolo, tra l'altro, non era mai stato visitato da un veterinario ed era sprovvisto di microchip e di libretto sanitario (obbligatori dai due mesi di età); né il proprietario sarebbe stato in grado di garantirgli un futuro mogliore, a causa di (presunte) difficoltà economiche.
La nota positiva è che l'uomo – diffidato dal prendere con sé altri animali, se non in grado di curarli nel modo dovuto – ha accettato di cedere il cucciolo all'Enpa. Ora Fagiolo, questo il nome del cagnetto, si trova nel canile intercomunale di Monza dove è stato visitato, sverminato e microchippato. Il piccolo era sottopeso ma in discrete condizioni di salute e, come tutti i cuccioli, è vivacissimo e tanto simpatico. Adesso non resta che trovargli una nuova famiglia, seria e responsabile, consapevole che la sua adozione è una scelta impegnativa che richiede tempo e dedizione.
