In nove anni il Comune di San Severo (Foggia) non è riuscito a ultimare il canile sanitario di sua competenza. Enpa ha inviato all'amministrazione comunale un invito ad adempiere. La struttura c'è, ma per motivi a noi ignoti non è stata ancora consegnata, né ha le necessarie autorizzazioni sanitarie.
La complessa vicenda del canile sanitario nasce nel settembre 2005 quando Enpa e Comune hanno firmato una convenzione che impegna la Protezione Animali a realizzare il canile rifugio e il Comune a costruire il canile sanitario. Enpa ha fatto la sua parte e il 1° marzo del 2007 (un anno e mezzo dopo, quindi) il rifugio è entrato in funzione, dotato di tutte le autorizzazioni amministrative e sanitarie e in piena regola con ogni norma edilizia, sanitaria e in materia di cura e benessere degli animali. Una struttura d'eccellenza, quella realizzata dall'Enpa a proprie spese: uno dei migliori canili d'Italia.
Il canile sanitario, invece, nove anni dopo la firma della convenzione non è ancora pronto. Il 15 ottobre del 2008, la competente Asl ha notificato al Comune un elenco di prescrizioni per rendere a norma il “sanitario”, ma l'Amministrazione non ha provveduto. Risultato: ad oggi, di quella struttura sono utilizzabili (e utilizzati, in virtù di una ordinanza del sindaco del 2010) solo 14 box – sia pure realizzati con le pendenze sbagliate – e le aree di sgambamento.
Enpa ha inviato in questi giorni al Comune di San Severo l'ennesimo invito ad adempiere. Il canile sanitario è fondamentale nella gestione del randagismo sul territorio: è lì che i cani catturati vengono sottoposti a visita, sono tenuti in osservazione sanitaria, microchippati e sterilizzati a cura della Asl Veterinaria. Solo dopo passano al canile rifugio che, ribadiamo, Enpa ha realizzato in tempi brevissimi a proprie spese.