CUCCIOLI DALL’EST, TRE CONDANNE E SEI ASSOLUZIONI A MILANO. LA SEZIONE ENPA: SODDISFATTI SOLO A META’

Si è concluso con tre condanne e sei assoluzioni il processo contro nove persone, residenti in due regioni, imputate a vario titolo per reati commessi nell’esercizio dell’importazione e della vendita di cuccioli di cane provenienti dall’Est Europa, che erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria nel 2008, dopo un lungo lavoro di indagine compiuto dalle Guardie Zoofile di ENPA Milano e dalla Polizia Provinciale di Milano.
 
La decima sezione del Tribunale di Milano ha condannato tre degli imputati, titolari di negozi di animali all’epoca dei fatti, per i reati di falso, abuso della professione veterinaria e truffa, non riconoscendo nelle condotte ascritte agli imputati il maltrattamento di animali, il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di animali e la commissione di altri reati per i quali erano stati denunciati.
 
M.C., negoziante di Milano all’epoca, recentemente al centro di un servizio messo in onda da “Striscia la notizia” su un presunto traffico di cani, è stato riconosciuto colpevole di falso, abuso della professione veterinaria e truffa nei confronti di un acquirente e per questo condannato a un anno di reclusione e a 200 Euro di multa, mentre la titolare dello stesso negozio E.D.L. è stata condannata per falso e abuso della professione veterinaria a sei mesi di reclusione. Tre mesi di reclusione sono stati inflitti a L.V., titolare di un altro noto negozio dell’hinterland milanese e appartenente alle forze dell’ordine all’epoca dei fatti, per il reato di abuso della professione veterinaria.
 
Il processo durato quasi tre anni, con numerose udienze e la costituzione di parte civile di Enpa, seguita dall’avvocato Andrea Marini, ha dimostrato i limiti di una legislazione confusa, complessa, di difficile applicazione e con pene così basse da non costituire un deterrente per chi compie crimini a danno degli animali. Le assoluzioni, in contrasto con le richieste del pubblico ministero Nicola Balice, che aveva richiesto la condanna di tutti gli imputati tranne uno, si ritiene possano anche essere dipese dalla complessità della materia e dall’eccessiva lunghezza del dibattimento, che ha visto anche diversi cambiamenti nella composizione del collegio giudicante.
 
Enpa Milano si dichiara parzialmente soddisfatta del risultato ottenuto, anche se l’esiguità delle pene, la levità delle condanne e le numerose assoluzioni renderanno di fatto vano un lungo lavoro di indagine. Se il dibattimento fosse stato celebrato in tempi accettabili, rispetto all’accertamento dei fatti, si sarebbe potuto sperare in diverso svolgimento del processo di appello, che così non ci sarà a causa della prescrizione imminente.
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