TUTTA LA VITA IN 2 METRI QUADRI!

Questo è ciò che sta per accadere a decine di migliaia di cani in Toscana. Se le richieste saranno messe in atto, denunciano le associazioni Enpa, Lav e Lega del Cane, i cani della Toscana potranno essere detenuti a vita negli stessi terribili spazi degli animali destinati alla vivisezione.
 
Il Consiglio Regionale ha infatti recentemente approvato all’unanimità la mozione n°805 “in merito alle misure di detenzione degli animali in ottemperanza della legge regionale 59/2009”, che impegna la Giunta Regionale a rivedere la legge al fine di recepire la normativa europea 2010/63/EU che riguarda invece i soli laboratori di sperimentazione.
 
Una chiara concessione ai cacciatori e ai loro caniletti che rischia quindi di vanificare le misure minime di 8 metri quadrati che le associazioni animaliste hanno ottenuto anni fa con un lungo lavoro di concertazione con la Presidenza della Regione. Una scelta normativamente sbagliata ed eticamente inaccettabile.
 
Aiutaci, invia anche tu una mail al Presidente e agli Assessori della Regione Toscana (7 novembre).
 
Copia e incolla il testo qui di seguito, da inviare ai seguenti indirizzi mail: enrico.rossi@regione.toscana.it; luigi.marroni@regione.toscana.it; annarita.bramerini@regione.toscana.it; gianni.salvadori@regione.toscana.it; stefania.saccardi@regione.toscana.it; vincenzo.ceccarelli@regione.toscana.it; anna.marson@regione.toscana.it; emmanuele.bobbio@regione.toscana.it 
 
Oggetto: Regione Toscana: no ai passi indietro!
 
Gentile Presidente, Gentili Assessori,
vi chiedo di mantenere l’attuale misura minima di 8 mq per ciascun cane custodito in box o recinto come stabilita dalla L.R. 59/2009 nel suo regolamento di attuazione.
 
Diminuire tale parametro come richiesto da una recente mozione, adattandolo a misure paragonabili a quelle previste dalla criticabile normativa europea per gli animali destinati alla sperimentazione, significa ridurre potenzialmente tutti i cani della Toscana in spazi estremamente angusti e insopportabili e fare un dannoso passo indietro rispetto a quanto emanato nel 2011 quando, grazie a proficuo confronto con le associazioni animaliste, la Regione Toscana comprese l’importanza di non cedere alle pressioni del mondo venatorio, e si contraddistinse per senso di civiltà evitando discriminazioni, anche nei confronti degli animali.
 
Distinti saluti
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